I professionisti e gli addetti ai lavori di imprese conoscono bene lo strumento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per la verifica dello Partita IVA. Ma in questa guida si vuole valutare il suo utilizzo anche per consumatori al fine di poter cogliere un segnale sull’affidabilità di un e-commerce. Se ti interessa puoi leggere questa guida su come verificare se un e-commerce è affidabile.
Lo strumento può essere usato in particolare quando si vogliono valutare singoli e-commerce che sono al di fuori dei noti marketplace come Amazon, E-Bay, che forniscono delle garanzie per gli acquisti fatti sulle loro piattaforme.
Con la particolare situazione sanitaria e con le restrizioni alla circolazione, molte imprese si sono dovute adattare alla situazione mettendo in piedi dei siti e-commerce per effettuare vendite anche mediante internet, unico canale rimasto attivo nei periodi di lockdown.
Molti però sono anche i siti di vendite on-line nati grazie a nuovi approcci al commercio, come il dropshipping. In sostanza è una triangolazione in cui il venditore si occupa solo della pubblicizzazione del prodotto senza averlo in magazzino. Una volta che l’acquirente acquista sul sito del venditore, questo inoltra l’ordine al fornitore che spedirà il prodotto all’acquirente. Questo metodo di vendita ha molti vantaggi per i venditori in quanto con bassissimi costi puoi iniziare a vendere, ma dall’altra parte, può significare anche strutture inadeguate per fornire in tutte le garanzie della normativa a tutela del consumatore.

Come può la verifica della Partita IVA misurare l’affidabilità?
Oggi aprire un sito web ed un e-commerce è molto facile grazie alla piattaforma Shopify. Inoltre, come spiegato sopra, il fenomeno del dropshipping, ha permesso di eliminare una serie di barriere all’entrata nel mondo del commercio. Questi due elementi hanno aumentato il rischio trovare venditori improvvisati che non rispettano i requisiti legali oppure che mettono in piedi delle vere e proprie truffe.
Si ricorda che per fare commercio, anche se sulla rete si trovano informazioni a volte fuorvianti, bisogna avere una Partita IVA ed essere iscritto alla Camera di Commercio. Questi sono requisiti necessari per poter operare legalmente in attività di commercio.
Quindi verificare la presenza della Partita IVA diventa uno strumento fondamentale per valutare se il sito e-commerce sta operando legalmente. In particolare in tutti i siti di vendita on-line deve essere indicata la Partita IVA del venditore. La collocazione dovrebbe essere sul footer ( la parte bassa del sito web) oppure nelle condizioni di vendita in cui devono essere specificati nome della ditta o denominazione della società venditrice e la Partita IVA oltre al numero di iscrizione al REA (Repertorio Economico Amministrativo).
La verifica sul sito dell’Agenzia delle Entrate è molto veloce e facile. Potete raggiungere la pagina dedicata alla verifica della Partita IVA da qui. Sarà sufficiente inserire la Partita IVA e digitare il codice di sicurezza che vedete nell’immagine. Infine, bisogna verificare che i dati indicati sul sito coincidano con quelli ottenuti dalla verifica della Partita IVA.